Ulcere o Afte in bocca: cause e rimedi

Ulcere o Afte della bocca: cosa sono

Le ulcere della bocca, a cui la medicina attribuisce il termine di “afte” o “stomatite aftosa”, sono delle piccole abrasioni, che compaiono in quelle regioni del cavo orale in cui la cute è molle e morbida, e continuamente idratata dal secreto salivare.

Le regioni più comuni in cui potrebbero comparire delle afte sono quindi le guance, oppure la porzione interna del labbro inferiore: più rare e spesso attribuibili a cause più specifiche sono le afte gengivali o linguali, che si possono ritrovare rispettivamente sulle gengive, per esempio a seguito di un’infiammazione o di un ascesso odontogeno che va incontro a lacerazione, oppure sulla lingua, causate principalmente dal contatto con cibi o liquidi bollenti.

Afte del cavo orale: quali sono le cause?

Per ciò che concerne le afte che si ritrovano all’interno delle guance o delle labbra, le cause potrebbero essere diverse:

  • danno meccanico: durante la masticazione può capitare di ledere involontariamente la delicata mucosa orale che si ritrova nell’interno della guancia, con conseguente abrasione della stessa e formazione di un’afta dalla dolorabilità variabile.
  • indebolimento del sistema immunitario: nei periodi di forte stress, oppure quando sono in corso dei processi infiammatori, il sistema immunitario potrebbe risultare compromesso e non riuscire più a conservare un equilibrio omeostatico all’interno della bocca. Il cavo orale è infatti colonizzato da batteri commensali, che generalmente non causano patogenesi, proprio perché tenuti a bada dai sistemi di difesa del corpo. Quando questi sistemi crollano, la mucosa orale perde la sua azione difensiva, la lubrificazione salivare diminuisce, e quindi è più facile che l’epitelio ulcerizzi, generando afte.
  • stomatite: si intende una condizione d’infiammazione del cavo orale, che può avere diverse cause e che porta alla formazione di numerose afte, che compaiono contemporaneamente in più regioni della bocca, causando molto dolore e disagio al paziente. Le cause più comuni sono quelle microbiologiche, che quindi consistono sostanzialmente nelle infezioni da virus, funghi o batteri patogeni. In secondo luogo abbiamo poi le cause chimiche, quando il soggetto entra in contatto con sostanze chimiche o caustici, magari a seguito di un’esposizione professionale. Ancora, una terza causa potrebbe essere di natura nutrizionale: la scarsa introduzione di alcune classi di vitamine, potrebbe infatti causare uno squilibrio all’interno del corpo, che si manifesta proprio attraverso ulcerazioni e abrasioni a livello della bocca.

Stomatite aftosa: come riconoscerla

Se si può escludere con certezza che la lacerazione orale derivi da un trauma (morso accidentale durante la masticazione o ustione), si può verosimilmente pensare che le afte derivino da una condizione infiammatoria.

In base all’entità di questa infiammazione, la stomatite può essere suddivisa in tre differenti classi di gravità, che variano in base alla dimensione dell’ulcera e alla loro popolosità all’interno del cavo orale: infatti vediamo che, se generalmente le singole lesioni possono non essere preoccupanti, e derivare da piccoli squilibri immunitari, al contrario, lesioni multiple o di grande diametro potrebbero far sospettare il medico di una condizione più severa, e far virare la diagnosi verso una causa sistemica più complessa.

  • se le lesioni sono di piccole dimensioni, generalmente non più di un centimetro e si risolvono spontaneamente nel giro di qualche giorno, si può parlare di stomatite aftosa Minor.
  • se le lesioni sono multiple o di dimensioni maggiori di un centimetro, ci troviamo invece davanti a una forma Maior: queste afte sono caratterizzate da un dolore piuttosto severo e potrebbero lasciare dei residui cicatriziali a seguito della loro risoluzione spontanea.
  • abbiamo poi la stomatite Erpetiforme: in questo caso le lacerazioni sono di piccolissime dimensioni, più comunemente di qualche millimetro, ma tappezzano il cavo orale in tante abrasioni molto dolorose. Si tratta di una condizione piuttosto rara, e richiede indubbiamente l’attenzione di uno specialista.

Come comprendere qual è la causa?

Il corpo spesso invia dei segnali, ed è importante riuscire a coglierli: il dolore e il disagio sono le modalità attraverso le quali il nostro fisico ci comunica delle informazioni sul suo stato di salute.

Se la comparsa delle afte è ricorrente, bisogna quindi cercare di annotare il momento in cui esse si manifestano, la loro localizzazione nel cavo orale e l’entità del fastidio: in questo modo si riuscirà a comprendere se ci sono delle attività scatenanti che innescano la loro formazione, e modificare il proprio stile di vita di conseguenza.

Ulcere, afte e stomatite aftosa: esiste una cura?

Qualora il problema si ripresentasse con una certa frequenza, è essenziale rivolgersi al proprio medico o al proprio dentista, che potrà aiutarci a individuare la causa del problema.

In caso di ascessi dovuti ad infiammazione odontogena, sarà fondamentale infatti intervenire odontoiatricamente, e la terapia di mantenimento è generalmente antibiotica: in questo modo si potrà bloccare la proliferazione batterica e mettere fine al problema.

Al contrario, in caso di deficit nutrizionale oppure di squilibrio immunitario, le analisi del sangue potranno aiutare il medico a comprendere con precisione come indirizzarsi verso una terapia integrativa adeguata e precisa, che potrà risolvere il disagio o limitarlo notevolmente.