Malocclusioni dentali: tipologie, conseguenze e trattamenti

La malocclusione dentale è un’alterazione del sistema di chiusura delle arcate dentali. In breve, è frutto di un errato allineamento tra i denti dell’arcata superiore rispetto a quello dell’arcata Inferiore. Questa condizione può avere delle ripercussioni importanti sulla quotidianità e soprattutto sulle funzioni della cavità orale.

Che cosa sono le malocclusioni dentali

Affinché le funzioni della cavità orale siano ottimali è necessario che l’arcata superiore dei denti sia posizionata leggermente più in avanti rispetto a quella inferiore. Questo permette di creare un meccanismo ottimale per consentire alla bocca di masticare correttamente il cibo e di pronunciare le parole senza problemi.

Tuttavia, può accadere che questo allineamento non sia perfetto e ci siano delle anomalie che comportano delle ricadute dal punto di vista estetico e sulla tua capacità di iniziare la digestione del cibo in bocca con una appropriata masticazione.

Le malocclusioni dentali sono delle condizioni patologiche che possono comportare anche dei disagi nella respirazione e nella pronuncia delle parole.

Le principali cause delle malocclusioni

Le potenziali cause di una malocclusione possono essere davvero molteplici. Studi scientifici hanno dimostrato che può trattarsi di una condizione ereditaria oppure acquisita.

Nel secondo caso, il riferimento va soprattutto ad alcune patologie in grado di alterare la conformazione mascellare e mandibolare con conseguenze sulla funzione masticatoria. Queste alterazioni possono essere dovute essenzialmente da tumori del cavo orale oppure artrite reumatoide.

In realtà, esistono tante altre malattie che possono innescare questo meccanismo per cui, poco alla volta, le due arcate dentali non si ritrovano più sull’asse ideale. In aggiunta le malocclusioni possono presentarsi in ragione di un atteggiamento scorretto e da una cattivi abitudini della quotidianità come il succhiarsi sempre il pollice oppure acconsentire all’uso del classico ciuccio nei bambini oltre i tre anni di età.

Inoltre, è stato dimostrato che le persone che soffrono di bruxismo possono ritrovarsi con malocclusioni. Ti ricordiamo che per bruxismo si intende una condizione per cui i denti si digrignano per via di un sfregamento tra l’arcata superiore e inferiore durante il riposo notturno. A lungo andare questa situazione può sconvolgere le posizioni delle tue arcate stesse.

I sintomi

La domanda a questo punto è come puoi accorgerti di essere alle prese con una malocclusione dentale? In effetti ci sono dei sintomi che dovrebbero metterti in allarme e spingerti a fissare un appuntamento presso lo studio dentistico.

Innanzitutto, ci sono delle conseguenze di natura estetica che sono da non sottovalutare soprattutto quando si palesano nei bambini con relative ripercussioni da un punto di vista della socialità. Inoltre, se sei affetto da malocclusione molto probabilmente ti ritroverai spesso e volentieri ad avere mal di testa e con alcune problematiche dentali abbastanza comuni come il tartaro e altre più serie come carie, gengivite, parodontite e ascessi dentali.

In aggiunta, ti renderai conto di avere delle indiscutibili difficoltà nel masticare il cibo e nella fonazione. In particolare, ci sono delle lettere che saranno piuttosto complicate da riprodurre correttamente come la S, Z e R.

Possiamo anche parlare di disturbi che riguardano espressamente la capacità respiratoria per cui potresti essere soggetto più facilmente a classici malanni di stagione come tosse e raffreddore e patologie più serie come la laringite e la tracheobronchite. Infine, ci sono altri sintomi come il mal d’orecchie, acufeni, vertigini, cervicalgia, torcicollo e mal di schiena.

Le tipologie

Dal punto di vista medico le malocclusioni vengono classificate rispetto ad alcune specifiche caratteristiche che le differenziano tra di loro. Si parla di malocclusione di I Classe quando la chiusura delle arcate è grosso modo nella norma ma c’è una tendenza dei denti dell’arcata superiore a sovrastare in parte quelli inferiori.

Rientra nella II Classe una condizione in cui tutti i denti dell’arcata superiore sovrastano i relativi denti dell’arcata Inferiore. In questo caso accade che le ossa mascellari sovrastano quelle mandibolari. Per quanto concerne invece la III Classe si inverte il tutto per cui i denti dell’arcata inferiore sovrastano quelli dell’arcata superiore.

In realtà è possibile anche proporre altre situazioni piuttosto comuni come quella dell’affollamento in cui tutti i denti si sovrappongono in maniera caotica anche perché nascono e crescono in maniera anomala.

Diagnosi e cura

Se ti rivolgi a uno studio dentistico professionale, la malocclusione viene diagnosticata semplicemente attraverso l’osservazione visiva. Per avere conferma si procede normalmente con una radiografia delle due arcate dentarie per vedere la loro posizione reciproca e valutare il problema nel merito. Per quanto riguarda le cure e i trattamenti, in caso di malocclusione di I Classe, di solito non è necessario intervenire.

Potrebbe però essere di aiuto rimuovere, ad esempio, i denti del giudizio per evitare che in futuro la situazione possa peggiorare. Inoltre è possibile anche valutare un’applicazione di bite per contrastare efficacemente il bruxismo qualora tu ne sia affetto.

In altri casi potrebbe essere preso in considerazione l’utilizzo di un apparecchio ortodontico oppure un intervento chirurgico per correggere la posizione tra le due arcate.