I restauri diretti in composito fanno parte della terapia odontoiatrica conservativa. L’innovativa tecnica permette di ricostruire in un’unica seduta uno o più elementi dentali naturali che hanno subito dei traumi dovuti a processi cariosi.
Pertanto se vuoi sfoggiare un sorriso impeccabile, ripristinando le corrette funzionalità della bocca, richiedi al tuo dentista di fiducia l’otturazione diretta. Ma attenzione, perché il trattamento non può essere applicato in tutti i casi.
Cosa si intende per restauri diretti in composito?
I restauri diretti in composito sono delle ricostruzioni effettuate in un’unica seduta odontoiatrica. La tecnica si basa su una preliminare pulizia del dente danneggiato, su cui viene poi modellato uno speciale materiale fissato poi mediante una lampada fotopolimerizzatrice.
La tecnica, indolore e poco invasiva, consente di ottenere risultati eccellenti, nel rispetto dell’anatomia del dente. La speciale resina mimetizza del tutto l’otturazione, restituendo funzionalità ed estetica all’elemento, scongiurando in molti casi l’estrazione, considerata dai dentisti l’ultima spiaggia.
Quando si ricorre al restauro diretto in composito?
Solitamente, il restauro diretto in composito viene consigliato dall’odontoiatra quando l’area danneggiata è limitata e la vitalità pulpare non è stata compromessa. Pertanto, nel caso di un singolo dente cariato, lo specialista agisce prima sulla colonia batterica, rimuovendola del tutto, e poi con la ricostruzione utilizzando una particolare resina, semplice da modellare. A lavoro ultimato, cementa l’otturazione con la luce polimerizzante, il tutto in pochi minuti.
Un recente studio pubblicato sul Journal of Dentistry ha dimostrato l’efficacia della tecnica anche dopo diversi anni dall’attuazione: la terapia conservativa ha avuto riscontri positivi anche a distanza di 5 e 11 anni dal trattamento, il che è molto incoraggiante.
Vantaggi dei restauri diretti in composito
Esistono diverse tecniche per ripristinare la buona funzionalità della bocca oltre che l’estetica del sorriso ed è compito dell’odontoiatra effettuare le giuste scelte che rispondano anche alle specifiche esigenze del paziente.
Il restauro diretto in composito viene adottato solo nei casi in cui i processi cariosi sono di ridotta estensione e non hanno compromesso la polpa del dente. I vantaggi sono diversi: innanzitutto non dovrai sottoporti a più sedute in studio, ma risolverai il problema in pochi minuti e spendendo la cifra corrispondente ad un unico trattamento. Discorso differente, invece per i restauri indiretti che prevedono tempistiche più lunghe e sono anche meno economici.
La durata dell’otturazione è garantita per diversi anni, anche se molto dipende dalla qualità dei materiali utilizzati, dalle tue abitudini alimentari e d’igiene orale, motivo per cui è importante affidarti solo ad un professionista serio ed affidabile.
La resina composita garantisce un ottimo comfort in fase di masticazione, ma anche a livello estetico in quanto riproduce perfettamente l’anatomia e il colore del dente, mimetizzando del tutto l’intervento effettuato. Non dovrai quindi preoccuparti di possibili discromie che potrebbero danneggiare l’armonia e la luminosità del tuo sorriso.
Le moderne e sofisticate attrezzature sono perlopiù silenziose, in modo da consentire allo specialista di intervenire senza creare tensione in nessun paziente (adulto o bambino). Infine, il trattamento è sicuro ed efficace ma solo se effettuato su denti naturali. Non prevede alcun tipo di preparazione né di attenzioni particolari dopo la seduta. Ciò significa che a trattamento ultimato potrai riprendere tranquillamente a masticare senza paura che la cementazione possa saltare via.