Fumo e parodontite: esiste una correlazione?

Parodontite e fumo: un rapporto molto stretto

La parodontite è l’arrossamento del tessuto parodontale, ossia il complesso di elementi che ”abbracciano” e proteggono il dente, delineate dall’alveolo dentale, dalle gengive, dal cemento radicolare e dal periodontale.

Parliamo di una patologia di origine batteriologica che provoca la perdita di sangue e il deterioramento gengivale, l’indebolimento dell’osso subgengivale, un’elevata fragilità e instabilità dei denti e, in situazioni peggiori, la loro perdita.

La parodontite è dovuta dai batteri della patina dentaria e da altri componenti pericolosi, in primis le sigarette e le pessime condizioni di salute dentale. Quindi, alla domanda fumo e parodontite: esiste una correlazione? La risposta è assolutamente sì! Vediamo di saperne di più.

Parodontite: perché è vitale dire addio al fumo

Se sei un tabagista hai una più alta probabilità di generare la parodontite. Tutto si basa sul quantitativo di sigarette fumate quotidianamente e da quanti anni ne sei dipendente. Il tabacco infiamma le mucose nasali facendole diventare più deboli.

Aspirare fumo provoca alito cattivo e danneggia l’immagine personale (annerisce e/o ingiallisce i denti), favorisce la creazione e l’accumulo di placca e riduce le possibilità di riuscita delle operazioni di implantologia dentale. L’alcaloide del tabacco e tutte gli altri composti concentrati nelle sigarette lavorano in tre maniere:

1.Compromettono la flora batterica orale;
2.Abbassano l’intensità del gruppo dei sistemi di risposta adottati dal sistema immunitario degli organismi superiori quando rileva una sostanza che determina come ”estranea” nella bocca;
3.Determinano la vasodilatazione periferica.

In parole povere, i microbi si riproducono in prossimità della corona dentale fino all’orlo della gengiva, in un punto in cui l’ossigeno è quasi inesistente. Ciò arreca l’espansione di aerofobi, ovvero i parassiti più pericolosi della placca dentale.

Per via del fumo, il corpo crea una quantità di immunoglobuline più bassa rispetto al solito. In questo caso, i germi causano più danni nel cavo orale di un tabagista che in quello di un soggetto che non fuma.

Il restringimento dei vasi fa sì che arrivi minor sangue alle gengive, che a loro volta diventano fragili e più predisposte all’assalto dei batteri, incidendo negativamente sulle fasi di cicatrizzazione di una ferita e nascondendo, inoltre, la presenza di disturbi come la gengivite.

Se il controllo della bocca non viene fatto con attenzione, la valutazione può essere intempestiva. In chi ha il vizio di fumare tabacco, la parodontite si sviluppa molto velocemente, in genere si contrae la specie più ingente e immune alle terapie.

I consigli per un sorriso sano

Inizia a combattere contro la parodontite tra le pareti di casa, seguendo un regime alimentare appropriato in grado di potenziare il sistema di difesa del corpo e con una minuziosa pulizia dentale domestica. Le visite odontoiatriche, con esami frequenti in grado di rilevare tempestivamente anche gli infidi cenni del disturbo parodontale, ti consentiranno di tenere a bada la malattia, per giunta molto difficile da debellare del tutto.

I trattamenti eliminano la biopellicola orale sopra e sotto le gengive, interrompono l’avanzamento della parodontite e ne prevengono la ricomparsa, ma la prima azione da compiere per proteggere la tua salute orale è dire addio alle sigarette!