Dentizione bambini: cosa sapere quando un neonato mette i denti

La crescita dei dentini da latte in un neonato è una tappa importante della sua vita, che coinvolge in prima persona non solo il bambino, ma anche i genitori e tutti coloro i quali gli stanno accanto.

La dentizione in un bambino, infatti, può creare ansia e preoccupazione in mamma e papà, che spesso si interrogano su quali siano le giuste tempistiche e su quali siano i rimedi da adottare per confortare il neonato durante l’intero processo.

Cerchiamo, dunque, di rispondere ai principali quesiti sulla dentizione nei bambini, sfatando qualche mito e offrendo alcuni consigli utili su come affrontare al meglio questa fase.

Quando inizia e quanto dura la fase della comparsa dei primi dentini?

La fase che vede la comparsa dei primi dentini in un neonato si chiama “dentizione decidua“, termine che indica la futura caduta degli stessi durante l’infanzia per far posto alla “dentizione permanente”.

Sebbene i denti da latte inizino ad erompere dalle gengive del bambino durante lo svezzamento, a partire dai 5-7 mesi di vita del neonato, in realtà la formazione dei dentini avviene fin da quando il feto è in grembo alla madre.

I tempi della dentizione in un neonato non sono sempre gli stessi, ma variano a seconda dei bambini. In genere, tale processo inizia a presentarsi già attorno ai 3 mesi di vita, ma ci sono alcuni casi in cui la dentizione può tardare fino a un anno.

Il ritardo, però, non è da intendere come un problema, anzi è del tutto normale e pertanto non è necessario consultare il medicò, né tantomeno preoccuparsi per la salute orale del bambino.

L’intero processo della dentizione decidua dura pressappoco due anni, trascorsi i quali il bimbo avrà una dentatura completa di 20 dentini da latte, equamente divisi tra l’arcata superiore e quella inferiore.

Dentizione decidua nei bambini: in che modo avviene?

La dentatura decidua è formata da 4 incisivi, 2 canini e 4 molari per ogni arcata, per un totale di 20 elementi dentari. La formazione dei dentini da latte in un bambino è un processo lento, che vede erompere gli elementi dentari progressivamente.

La dentizione in genere si presenta con un ordine di sviluppo ben preciso, ma è altresì possibile che in taluni casi le tappe di crescita possano variare, determinando una situazione leggermente differente da quella delineata subito di seguito:

  • all’età di 5-7 mesi erompono gli incisivi centrali inferiori;
  • tra i 6 e gli 8 mesi seguono gli incisivi centrali superiori;
  • a 7-10 mesi è la volta gli incisivi laterali inferiori;
  • tra gli 8 e gli 11 mesi di vita si avrà l’eruzione degli incisivi laterali superiori;
  • a 10-16 mesi eromperanno i primi molari;
  • tra i 16 e i 20 mesi toccherà ai canini;
  • per finire a 20-30 mesi con i secondi molari.

La dentizione decidua nel bambino è così completata e rimarrà tale fino ai 6 anni circa, quando si inizierà ad osservare la cosiddetta “dentizione mista”, che vede l’esfoliazione progressiva dei denti da latte per lasciare posto ai denti permanenti in via di sviluppo.

Come dare sollievo al neonato in piena fase di dentizione nei bambini?

La fase della dentizione in un bambino è un processo fisiologico e naturale, che in genere non comporta grossi fastidi fisici al neonato. È, infatti, estremamente raro che il bambino provi dei veri e propri dolori ai denti, tutt’al più si tratta di piccoli fastidi gengivali, a cui si può trovare rimedio mediante i “massaggiagengive”, giocattoli in gomma morbida, riempiti di un liquido refrigerante che, se portato in bocca dal bambino, dona sollievo e allevia il malessere.

Tuttavia, ci sono casi in cui il bambino può sentirsi irritato dalla novità del fenomeno che sta vivendo e casi in cui l’irritabilità potrebbe degenerare in un calo dell’appetito e in disturbi del sonno.

Un buon metodo per far familiarizzare il bambino con la dentizione è quello di abituarlo a usare i nuovi elementi dentari, permettendogli di mordicchiare giocattoli o cibi appositi. In questo modo, il bambino prenderà confidenza con i dentini da latte e si sentirà più a suo agio.

È bene, inoltre, curare l’igiene orale del neonato fin dalla prima comparsa dei primi incisivi, mediante una garza di cotone, imbevuta di sola acqua, o con gli appositi spazzolini o ditali in gomma, che consentono di effettuare una pulizia più approfondita.

Per questo processo è consigliato evitare l’uso del dentifricio, che può essere utilizzato solo a partire dai 3 anni in poi, quando il bambino sarà in grado di distinguere cosa va ingoiato e ciò che invece deve essere espulso.

Se, però, l’igiene orale del vostro bambino vi preoccupa particolarmente, la cosa migliore da fare è recarsi da un dentista specialista, in grado di mostrarvi come agire e quali prodotti utilizzare per raggiungere un risultato ottimale.