Denti del giudizio: quando è necessario toglierli?

I denti del giudizio, cosa sono e quando crescono

Molto spesso si sente parlare di problemi dovuti alla crescita dei denti del giudizio, tuttavia non tutti sanno di cosa si tratti precisamente. I denti del giudizio sono gli ultimi 4 denti (più precisamente si tratta di molari) che crescono nell’uomo.

La loro origine risale ai tempi in cui l’uomo era ancora un primitivo e si cibava di alimenti per lo più crudi e duri. La loro funzione era quella di facilitare la masticazione di questi cibi e permetterne un più rapido assorbimento.

Con il passare dei secoli e con la scoperta del fuoco, l’essere umano è stato capace di cambiare radicalmente la propria dieta, anche attraverso l’utilizzo di diversi tipi di cottura.

Così facendo, la funzione di questi denti è venuta a mancare, e nel corso degli anni e dei secoli l’evoluzione ha fatto in modo che alcune persone non li avessero più.

Ad oggi questo processo è ancora in corso, infatti non è raro che l’uomo sia vittima di numerosi disturbi dovuti ad una crescita sbagliata dei denti del giudizio.

Entrando più nello specifico, si tratta di 4 molari: 2 per l’arcata inferiore, 2 per quella superiore.

Lo sviluppo di questi denti avviene generalmente nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 25-30 anni, da qui la denominazione ”del giudizio”, perché in genere si associa a questo periodo lo sviluppo di una certa maturità dell’individuo.

Nonostante ciò, non è così raro che tali molari inizino a formarsi in periodi diversi, per questo motivo non è possibile stabilire con certezza in quale momento avvenga la loro comparsa.

Quando è necessario togliere i denti del giudizio e perché

La comparsa dei denti del giudizio non rappresenta un pericolo in genere, tuttavia sono frequenti dei forti fastidi dovuti alla loro presenza.

Generalmente, il problema principale è legato ad una crescita irregolare di questi ultimi oppure alle dirette conseguenze che ne derivano.

Poiché il dente ha bisogno di spazio affinché possa ”emergere”, è possibile che vada ad intaccare la restante struttura dentale causandone una deformazione o provocando dolori durante la masticazione.

In questi casi è necessario sottoporsi ad un intervento di rimozione dei denti del giudizio poiché potrebbero creare disturbi ben più gravi.

Queste operazioni chirurgiche presentano rischi molto bassi, è tuttavia necessario prendere le dovute precauzioni per un certo lasso di tempo nel primo periodo post intervento.

Un altro dei disturbi che più spesso accompagna la crescita dei denti del giudizio è la mancata eruzione nelle arcate dentali. Infatti sono numerosi i casi in cui questo dente rimane completamente bloccato nella struttura ossea.

In casi come questo, l’utilità dei denti del giudizio viene a mancare del tutto e sono quindi solo motivo di disturbo.

Infine vi sono determinati casi in cui l’eruzione del dente non è completa e questo rimane in parte sommerso nella struttura gengivale.

A causa dei numerosi disturbi che sono legati a questa crescita anomala dei denti del giudizio, molto spesso si ritiene che la scelta più saggia da fare sia quella di eliminarli del tutto.

In genere viene consigliato di non aspettare troppo prima di sottoporsi a questo intervento poiché alcuni disturbi dentali si presentano soltanto a distanza di tempo, perciò ”Prevenire è meglio che curare”.

Come individuare la crescita dei denti del giudizio

Nonostante i denti del giudizio possano formarsi in differenti fasce d’età, vi sono alcuni segnali che possono far ipotizzare la loro imminente comparsa.

In genere si tratta di alcuni fastidi della cavità orale che potrebbero essere associati anche ad altri problemi, in ogni caso la scelta migliore rimane quella di affidarsi ad un dentista per un controllo accurato.

Tra i disturbi più frequenti dovuti alla crescita dei denti del giudizio vi è il gonfiore della gengiva, che a volte causa dolori frequenti ed intensi, soprattutto durante la masticazione.

Dolore che arriva fino alle orecchie e formazione di ascessi sono alcuni dei sintomi che si manifestano insieme al gonfiore e possono anche essere accompagnati da febbre e mal di testa.