Sono moltissime le persone che ogni giorno ricorrono a un apparecchio fisso per armonizzare il proprio sorriso e rendere più dritti alcuni denti cresciuti in maniera viziata.
Si tratta sia di giovani in fase di crescita, che necessitano di modificare la conformazione della bocca per non avere problemi in futuro, sia di persone adulte che non hanno prima corretto le imperfezioni.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come applicarlo correttamente, come si compone, quali sono i benefici nel medio e lungo termine e come eseguire una corretta pulizia nonostante la presenza dell’apparecchio.
Come viene applicato un apparecchio fisso
Gli apparecchi fissi si compongono di una serie di elementi che devono essere combinati insieme e modulati a seconda della conformazione della bocca del paziente.
La componente più evidente sono le placchette, dette anche piastrine, accompagnate da un arco ortodontico che le unisce fra loro.
Si aggiungono legature e accessori di vario genere, che servono a tendere il sistema e regolare così la posizione di mascella e mandibola.
Il primo passo da compiere è quello di pulire correttamente i denti, passando uno spazzolino rotante che possa togliere la placca e la patina che tende a formarsi.
Questo perché le piastrine devono aderire correttamente, utilizzando un gel mordezante che non rovina lo smalto ma allo stesso tempo si mostra estremamente adesivo.
Per posizionarlo al centro del dente si utilizza una siringa senza ago; quindi, non si prova alcun dolore e non si tratta di un’operazione invasiva.
Questo deve rimanere in posa per 20 secondi e poi essere rimosso, così da usare lo smalto adesivo vero e proprio.
Per evitare che si verifichino incidenti e che la placchetta si stacchi, si mette un ulteriore adesivo anche dietro la sua superficie, così da avere aderenza da entrambe le parti.
Si tratta di un lavoro estremamente meticoloso, in quanto si deve applicare una piastrina alla volta e osservare la loro posizione, in quanto è necessario che siano perfettamente allineate sia per una questione funzionale sia per l’impatto estetico.
Grazie a un laser di colore blu la colla viene indurita e in questo modo la parte artificiale si salda con il dente.
Se osservi con attenzione le piastrine, all’interno di ognuna viene fatto passare un filo di titanio sempre più spesso man mano che si arriva al centro, mentre lateralmente è opportuno mettere delle legature, cioè degli elastici che servono a tendere e rilasciare il sistema.
Solitamente si tende ad applicare l’apparecchio prima sopra e poi sotto o viceversa, ma non con una sola seduta in quanto il paziente dovrebbe stare troppo tempo sulla poltrona con la bocca aperta e il disagio tenderebbe ad essere eccessivo.
Inizialmente la sensazione potrebbe non essere di comfort, ma con una serie di piccoli accorgimenti e con una manutenzione corretta a casa sarà possibile abituarsi e ovviare a tutti i fastidi.
Quali sono i vantaggi?
L’apparecchio fisso è preferito in molti casi rispetto a quello mobile per una serie di motivi.
Il primo è che si salda direttamente con i denti ed è decisamente più comodo rispetto a uno che si mette e si toglie, con il rischio di dimenticarlo per alcuni periodi, soprattutto da parte dei ragazzi.
Il trattamento viene quindi portato avanti in maniera più continuativa, con una discreta igiene orale se si usano gli strumenti giusti.
L’apparecchio mobile viene estratto con le mani che, se non sono perfettamente pulite, possono lasciare batteri e agenti patogeni che poi entrano direttamente in bocca.
Ricorrendo a un apparecchio fisso è molto più semplice parlare, poiché ci si abitua alla sensazione e non si ha un corpo estraneo che si muove continuamente e impedisce di articolare bene le parole.
Dal punto di vista estetico, sono stati elaborati alcuni modelli con le placchette trasparenti, in modo che l’impatto sia il meno evidente possibile e che si possa sorridere senza il timore che si noti il ferro.
Come curare i denti quando si indossa un apparecchio fisso
Se si usa un apparecchio fisso l’igiene è uno degli aspetti da curare con maggiore attenzione.
Bisogna, in primo luogo, dotarsi di uno spazzolino ortodontico, dalle setole più piccole che si inseriscono tra una placchetta e l’altra, riuscendo a rimuovere al meglio i residui di cibo.
Si tratta di setole non troppo dure o morbide, che non pregiudicano quindi la tenuta ma allo stesso tempo riescono a portare via la sporcizia.
Successivamente, è il caso di acquistare anche un dentifricio apposito, che sia compatibile con la colla che viene impiegata e soprattutto con il materiale usato per la struttura.
Facendo attenzione a non irritare e gengive, si dovrebbe completare il lavoro passando il filo interdentale e facendo attenzione che non si incastri, così da avere la certezza che nello spazio interdentale sia perfettamente pulito.
Procedi con controlli periodici dal dentista per verificare la salute della bocca e che non siano sopraggiunte complicazioni, registrando la tensione degli allacci per modificare la bocca correttamente ed evitare problematiche di vario tipo in futuro, come quelle legate alla postura.